lunedì 24 ottobre 2011

Giulianova Stage




L'Officina, l'arti e i mestieri
Piazza Dante Alighieri, 2, 64021 Giulianova (TE)

11 novembre 2011


Marino José Malagnino - Psss Psss Pssss






Marino Josè Malagnino. Uno che va in fondo alle proprie idee, e, soprattutto, uno che non si limita al “taken for granted” della musica. Avevamo già ragionato sul progetto Psss Psss, anzi sulla pratica con cui coincide: raccogliere un numero di musicisti - come gli Einstürzende Neubauten raccoglievano materiale locale prima dei concerti, nella città stessa in cui si apprestavano a esibirsi dal vivo; farli suonare insieme, usarli come strumenti, sussurrando nelle orecchie di ognuno di loro un “motivo” da eseguire ciclicamente con lo strumento; usare il risultato come intrecci di loop vivi.
L'uscita di Psss Psss Pssss – Quando Lu Cantu Se Morì aggiunge al progetto Psss Psss (che aveva già visto una pubblicazione, sempre su Pezzente Prod., l'etichetta di Malagnino) un resoconto di viaggio, un report del giro d'Italia e dell'inizio del tour d'Europa di Marino, in giro per club e situazioni dove trovare la materia prima e animare una spifferata.. Uno degli esiti più interessanti della pubblicazione è la resa di una sorta di campione di contesti dove Marino è compositore, officiante, ma anche osservatore, analista, ricercatore, come in un esercizio di micro-sociologia esperienziale, fortemente narrativa. Un calendario impressionante di collaboratori (elencato nelle note e nel sito di MJM, insieme ai video), una mappatura di “volontari” – di diverse estrazioni - che si sono concessi a diventare parte del campione, sia in senso musicale (all'atto della rielaborazione, di ritorno dal viaggio) sia statistico.
Un'enciclopedia possibile degli attori che animano il nostro universo, soprattutto in Italia. L'output musicale è un flusso, con momenti di intensità elevati (Buddha Machine (Radio Version)) e ambienti di contorno che brulicano nel sottofondo, che tanto ci ricorda The Old New Thing: A Free Jazz Anthology, antologia curata qualche anno fa da Wu Ming 1. Il free-jazz è evidentemente il mondo di riferimento. Ci sono però anche droni e beat (Una Mandria di Bufali), e ovviamente la formula non può che sostenersi su giochi di contrappunto (L'Artigiano), da cui si estraggono forse i veri stati di grazia (Brumble-Brumble). Oppure laddove (Metà Pianta, Metà Animale) Marino Josè trova angolature nel loop che ci ricordano i minimalisti e i grandi della cosmica tedesca. Malagnino ci dà la risposta a una domanda che nasce storpiandone una ben più nota, di platonica memoria: chi improvvisa sugli improvvisatori?

http://www.nuovamusicarurale.it/



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